flamenco Cantante
David Palomar
Cantaor di riconosciuto prestigio, soprattutto come illustre rappresentante delle cantilene di Cadice, ha iniziato la sua carriera professionale come cantante e autore del gruppo "Levantito". Già come cantante, muove i primi passi con la compagnia di Javier Barón, in anteprima "Sólo por arte" alla Biennale di Siviglia nel 1998.
Cantaor di riconosciuto prestigio, soprattutto come illustre rappresentante delle cantilene di Cadice, ha iniziato la sua carriera professionale come cantante e autore del gruppo “Levantito”. Già come cantante, muove i primi passi con la compagnia di Javier Barón, in anteprima “Sólo por arte” alla Biennale di Siviglia nel 1998.
Continua a lavorare in varie aziende, come Carmen Cortés con “Soleá un figlio eterno” di artista giapponese Yoko Shoji Kojima e Gomatsubara, con il quale ha realizzato diversi tour del Giappone. Lavora anche per la compagnia di Paco Peña “Flamenco in Concert” nel suo tour per gli Stati Uniti e l’Australia e Javier Latorre in “Il nome della rosa” e “ambivalenza”.
Infine, si unì alla compagnia di Cristina Hoyos, dove trovò un insegnante sia dentro che fuori dal palco. Durante questa fase accompagna grandi solisti come Vicente Amigo, Gerardo Nunez e Chano Dominguez e grandi artisti della sua generazione come Farruquito, Jairo Barrul, Angeles Gabaldon, Mercedes Ruiz, Rosario Toledo, Junco, Juan Ogalla, Andrés Peña, Daniel Navarro e José Maya . È con Cristina che ha l’opportunità di salire sui palcoscenici della Sydney Opera House, la Concert Hall delle Petronas Towers e il Bolshoi Theatre di Mosca.
comincia anche a collaborare con le figure della musica come Lluís Llach, che lavora presso il Palau de la Musica Catalana e il Teatro Real di Madrid. O con la famosa cantante Pasión Vega, con la quale recita nel suo spettacolo “Gracias a la Vida”. Enfatizza tra loro comunque la sua azione nel tour “The Music does not touch” di Alexander Sanz durante l’azione a Cadice. 2015 è parte di XXXVº Anniversario in scenari Javier Ruibal condividendo il palco con Martirio, Miguel Rios, Juan Echanove, Gabino Diego e Kiko Veneno, tra gli altri.
Le sue prime performance da solista già a partire dal 2007, in anteprima il suo show “Cadice” prodotta dall’Agenzia andaluso per lo sviluppo del flamenco, condividendo il palco con Mariana Cornejo e Carmen de la Jara. L’anno seguente si comporta in numerose occasioni dal Orquestra Manuel de Falla di Cadice, diretto da José Luis López Aranda, interpretando canzoni popolari di Lorca. Partecipa anche alla prima dello spettacolo “Flamenco Hoy” di Carlos Saura e alla XVI Biennale di Flamenco di Siviglia. Nella Central Milk Room di Cadice ha tenuto i suoi primi recital di canta solista: “Palomar, el cante”.
Nel 2008 ha pubblicato il suo primo album discografico “Trimilenaria”, al quale il web specializzato deflamenco.com assegna il premio per il miglior album di debutto. E solo due anni dopo presenta il suo secondo album “La Viña: Cantón independiente. Nel 2012 ha pubblicato il suo terzo album, presentato durante le celebrazioni del Bicentenario della Costituzione spagnola tenutosi a Cadice al Gran Teatro Falla. Un album tributo alla vita e all’opera del grande Chavela Vargas intitolato “La Dama del Poncho Rojo”. Grazie al tour per promuovere l’album è stato presentato in luoghi come il Teatro Quintero a Siviglia o di fronte a più di dodici mila persone al Festival di Cosquín in Argentina, che è stato trasmesso dalla rete televisiva nazionale. L’album contiene anche la Notte Bianca di Flamenco de Córdoba, la Biennale dei Paesi Bassi, il Festival de Nimes, il Festival Flamenco di Mont-de-Marsan, la Bienal de Sevilla e Jerez XIV Festival, tra gli altri.
Già nel 2013, visitando Montevideo con il suo spettacolo “Gaditanía” con piena nella Sala Verdi per due giorni e in tour in tutta l’Argentina e appare in “Flamenco per i tuoi occhi” programma su Canale 2 della televisione spagnola, presentato dal famoso cantaor Diego “El Cigala” in riconoscimento del suo lavoro come rappresentante di Cadice Cádiz. Nel 2015 ha lanciato la “denominazione di origine” album, che approfondisce e continua nella difesa e il recupero di Cadice scuola di flamenco e le sue idiosincrasie. Presentato al XIX ° Festival de Flamenco de Jerez, raccolto ottime recensioni in uno degli scenari più esigenti e vi porta ad agire di nuovo in Gran Teatro Falla di Cadice e Malaga Echegaray Teatro. Già nel 2016, continua a ruotare con la presentazione del suo ultimo album in luoghi come l’Auditorio Nacional di Madrid, il Festival di Lussemburgo e il Teatro Lope de Vega, nel quadro del XIX Bienal de Sevilla.
PREMI E RICONOSCIMENTI
“Bandiera dell’Andalusia” per il suo lavoro di “Promozione di Cadice all’estero”.
“Andalucía Excelente 2016” per il miglior album dell’anno con “Denominación de Origen”.
Doppio premio nazionale nel XVIII Concorso Flamenco di Córdoba.
Premio Manolo Caracol
Premio gamberetti dell’Isola.
“Young Prize” assegnato dalla Cátedra de Flamencología de Cádiz.
“Gaditano dell’anno” dall’Ateneo letterario, artistico e scientifico di Cadice per il suo lavoro nel recupero delle cantilene di Cadice.
Medaglia d’oro “Velada Virgen de Las Nieves 2015”, premiata dal più eccellente